Una caratteristica importante dei cavalli sono gli occhi, comprendere come questi agiscono sul cervello ci permette di capire alcune loro reazioni.
L’occhio del cavallo è grande e scuro, con palpebre sottili e mobili, con lunghe ciglia. Vede molto bene anche di notte. Inoltre, riesce a percepire anche piccolissimi spostamenti a grandi distanze, ma l’oggetto riesce a metterlo a fuoco solo quando è perpendicolare all’occhio.
Sopra le orbite, sono presenti due fontanelle, che con il passare degli anni si accentuano.
Visuale
Bisogna conoscere il campo visivo del cavallo per comprendere meglio molte sue reazioni e atteggiamenti. L’animale non vede frontalmente e nella parte posteriore per circa 60 °. Ha invece un’ottima visibilità ai lati.
Per rendere più comprensibile “il punto di vista” dei cavalli osservate il disegno a lato. Nella zona colorata di nero, il cavallo non vede. Mentre nella zona colorata di bianco, l’animale ha una perfetta visuale.
Da questo disegno riusciamo a capire meglio la particolare comunicazione che esiste tra i due occhi e il cervello, praticamente la stessa immagine viene segnalata separatamente da ogni occhio, quindi per il cavallo lo stesso oggetto lo vede doppio o, meglio, gli appare due volte.
Da questa caratteristica possiamo comprendere alcune reazioni istintive dell’animale. Per esempio quando si spaventa quando vede degli oggetti al bordo della strada duranta una passeggiata. Il nostro compito sarà semplicemente quello di rasserenarlo per proseguire il cammino. Ma state tranquilli che al ritorno davanti allo stesso oggetto avrà la stessa reazione. Questo è dovuto solo alla sua struttura visiva e non, come molti credono, alla sua scarsa memoria o intelligenza.
Tutto questo ci aiuta a comprendere meglio anche alcune reazioni di fuga in presenza di un predatore. Un cavallo non scappa quando un’occhio vede per la prima volta un predatore, ma solo quando si muove e lo inquadra anche con l’altro occhio. A questo punto crede di essere attaccato da due predatori, quindi scappa.
Da evitare
- Sellarlo e salire sempre dallo stesso lato.
- Non arrivare mai da dietro e dargli delle pacche improvvise sulle natiche.