Dieta Alimentare Equina

Alimentazione cavalliUna corretta alimentazione è fondamentale per la salute del nostro cavallo. Ma non esiste una dieta alimentare buona per tutti, perchè ogni soggetto ha esigenze diverse.

Riuscire a somministrare una buona alimentazione significa ottenere un rendimento ottimale dall’animale. Una dieta equilibrata senza carenze di nessun genere vale a dire ottimizzare il rendimento e l’equilibrio psicofisico del cavallo.

Distinzione tra animali
La dieta riservata ad un cavallo che vive rinchiuso in un box o recinti senza erba è assolutamente diversa da un animale libero di pascolare nei prati.
Nel primo caso l’uomo è responsabile della scelta dei cibi giusti, tenendo conto del lavoro e dell’età dell’equino.
Il cavallo che vive allo stato brado è in grado di autoregolarsi scegliendosi i vegetali che preferisce. La dieta migliore sarebbe quella di avere a disposizione un buon pascolo, introducendo gioralmente del foraggio e mangimi di varietà e quantità in rapporto alla: razza, stato di salute, struttura fisica, sesso, lavoro ed età.

Quanto mangia un cavallo?
Troppo cibo è più dannoso della scarsità. Molti problemi sono causati dall’abbondanza. Le dosi e l’alimentazione cambiano dal periodo e dalla razza. Per una corretta dieta alimentare solo il vostro veterinario può dirvi cosa è meglio per il vostro cavallo.

Tutti a tavola
Quante volte al giorno mangia un cavallo? Bisogna sempre fare la distinzione tra animali che vivono rinchiusi e cavalli liberi. Per motivi logistici, i cavalli dei centri ippici mangiano due o tre volte al giorno. Esistono speciali apparecchiature che opportunamente programmate, rilasciano piccole dosi più volte al giorno. Per come è il cavallo, mangiare poco e spesso è la situazione migliore. Difatti, i cavalli in libertà, trascorrono quasi tutta la giornata ad alimentarsi.
Bisogna sapere che lo stomaco del cavallo è piccolo con un intestino molto lungo e capiente. Quindi lo stomaco è pieno più volte durante il giorno.

La dispensa equina
Fieno: in commercio esistono diverse qualità di fieno. Il migliore è quello di un mese e mezzo dopo il taglio d’agosto. Un buon fieno deve avere parecchie foglie e poche spighe, contenere erbe diverse come graminacee e leguminose.

Paglia: anche se di scarso valore nutritivo, le paglie sono utili per l’apporto di fibre. Possiamo mescolarla col fieno è bene somministrare delle razioni ridotte.

Cereali: avena, orzo, mais, frumento, segale contengono un elevato potere nutritivo. La razione deve essere proporzionale alle esigenze dell’animale. Essendo degli alimenti molto nutritivi non bisogna mai esagerare.

Farine: spesso utilizzate per preparare il pastone, che consiste nel mescolare farine di avena e orzo, una manciata di semi di lino e crusca e cuocere il tutto a fuoco lento per circa 30 minuti. Vengono sempre somministrate inumidite e mescolate con altri alimenti.

Mangimi: indubbiamente comodi sono privi di polvere e sempre apprezzati dagli animali. Però, non sempre le garanzie della sua composizione sono soddisfacenti. Oltre al fatto che sono parecchio costosi.

Arricchimento della dieta con carote, mele e pere. Prodotti che non fanno male e si possono usare in grande quantità. L’importante è farli trovare tagliati a pezzetti per evitare che vengano ingerite intere provocando una colica.

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