Il coggin test è un’analisi che verifica se il cavallo è affetto da anemia infettiva degli equini (AIE), una malattia virale che si contrae dalle punture degli insetti.
In Italia, il coggin test, è ritornato ad essere obbligatorio (pubblicato il 26 aprile 2016 sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana), tale controllo viene espressamente richiesto assieme ai certificati di vaccinazione per permettere l’accesso di un cavallo in una scuderia o ad una manifestazione pubblica.
Per fare il coggin test serve un’autorizzazione dell’USL e il trasporto deve essere effettuato dal proprio veterinario o da un veterinario dell’Unità Sanitaria Locale. Prima del test conviene sempre rivolgersi all’Unità sociosanitaria di zona per raccogliere più informazioni possibili, in quanto gli esami possono variare a seconda della regolamentazione in corso.
Il cogging test non si tratta di un vaccino, ma è semplicemente un analisi che accerta la saluta dell’animale.
Sintomi dell’anemia infettiva degli equini
Tutti gli animali equini sono soggetti all’AIE, è bene precisare che non si conoscono casi di contagio. Però, i cavalli positivi al cogging test vengono classificati come soggetti portatori del virus a vita. Questo anche quando sono completamente guariti.
I sintomi di questa malattia possono variare profondamente dall’organismo che li ospita. Di solito il periodo di incubazione fino alla malattia è di circa due settimane, però capita anche che dura fino a tre mesi a cui fanno seguito intervalli di mesi o addirittura anni senza che compaia nessun sintomo. Per questo vengono etichettati come portatori del virus a vita.
L’AIE è una malattia virale che colpisce i cavalli. I sintomi che l’accompagnano sono: attacchi di febbre molto alta, dimagrimento, emorragie puntiforme nella zona sublinguale, ottimo appetito anche in presenza di febbre alta. Raramente questa patologia ha portato alla morte fulminea dell’animale.
L’anemia infettiva degli equini viene catalogata come: acuta, (sub acuta), cronica o latente.